La scandalosa Nina Zilli e le scostumate amiche sue

Ci sono alcuni temi che, per quanto si possa dire di vivere in una società evoluta, rappresentano ancora dei tabù; cose che, se proprio bisogna dirle, è auspicabile sia fatto sottovoce. Poco importa se la tv ne parla o se nei programmi delle sette del pomeriggio sono presenti ammiccanti vallette con una carica erotica tale da alimentare una centrale elettrica. L’importante è che non si dica! L’importante è che non si faccia!

Ma cosa? Sussurrando mestamente vi dico che sto parlando di quella cosa “brutta” e “scandalosa” che è la sessualità femminile!

Nina Zilli, cantante italiana, ultimamente è uscita con un video, sola, che affronta per l’appunto ciò.

Nel video, girato in bianco e nero, si vede la cantante recarsi in bagno durante una festa e, siccome le andava, tra un gorgheggio e l’altro, dedicarsi a se stessa spogliandosi e toccandosi tra carezze e sospiri.   Emblematica è la presenza di un’orchidea che viene “ambiguamente” accarezzata in previsione di quello che la nostra Nina si sta accingendo a compiere.

Spezzone video Sola
Spezzone video Sola

Il videoclip, che poco fa vedere ma molto lascia intendere, viene definito scandaloso e piccantissimo : Qui .

Titolo Articolo
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E’ davvero divertente leggere nella stessa frase “scandaloso” e “orgasmo femminile”. Una dicotomia alquanto improbabile. Probabilmente chi ha scritto l’articolo non è consapevole del fatto che di videoclip scandalosi e piccantissimi il mondo musicale ne offre a bizzeffe e Nina Zilli in confronto sembra una pura e casta suora di clausura.

Quello che tanto fa parlare e suscita scalpore, in un paese bigotto, ipocrita e votato allo scandalo come l’Italia, è ovviamente la masturbazione femminile (e non solo). Fa proprio strano sapere che una donna può provocarsi piacere  senza l’ausilio di un macho man, e il fatto che Nina Zilli lo comunichi chiaramente, sia attraverso le immagini del suo video che tramite le parole della sua canzone, proprio non va! Eh no! Scostumata!

Ma Nina non è stata l’unica ad affrontare un argomento così “scomodo” e da “donne scostumate”. In passato, per esempio, ne parlò Tori Amos in Icicle, dove mescola sessualità e religione in modo ardito e “sfacciato”:

“And when my hand touches myself, I can finally rest my head And when they say take of his body, I think I’ll take from mine instead”

Allo stesso modo fece Cyndi Lauper con She Bop e Gianna Nannini con America, la quale prende in considerazione sia la masturbazione maschile che quella femminile (la copertina dell’album parla da sé).

Gianna Nannina America
Gianna Nannini America

Ovviamente neanche i colleghi maschi si sono potuti esimere dal cantare odi a riguardo. Pensiamo a Lucio Dalla con Disperato eroico Stomp o la dolcissima Sei Ottavi di Rino Gaetano:

“Mentre la notte scendeva stellata stellata

lei affusolata nel buio sognava incantata

e chi mi prende la mano stanotte mio Dio

forse un ragazzo il mio uomo o forse io

lontana la quiete e montagne imbiancate di neve

e il vento che soffia che fischia più forte più greve

e che mi sfiora le labbra chi mi consola

forse un bambino gia grande o io da sola

passava la notte passavano in fretta le ore

la camera fredda gia si scaldava d’amore

chi troverà i miei seni avrà in premio il mio cuore

chi incontrerà i miei semi avrà tutto il mio amore

la luce discreta spiava e le ombre inventava

mentre sul mare una luna dipinta danzava

chi coglierà il mio fiore bagnato di brina

un principe azzurro o forse io adulta io bambina

mentre la notte scendeva stellata stellata

lei affusolata nel buio dormiva incantata

chi mi dirà buonanotte stanotte mio Dio

la notte le stelle la luna o forse io”

Una sorta di favola cantata a due voci che racconta le notti  di una ragazza in attesa del suo principe.

Ovviamente questi sono solo alcun@ dei\delle tant@ artist@ che hanno trattato nelle loro canzoni questo argomento.

Perciò, ritornando a sola, perché gridare allo scandalo? lo scandalo qual è? Personalmente, l’unica cosa scandalosa che vedo in questo video è l’ingente quantità di sudore che la Zilli produce per una strusciata contro un muro!

17 commenti

  1. Curiosità, forse insignificante, per voi nati nell’era del digitale.. la copertina con il titolo “America” è del 45 giri. LP stessa grafica ma si Intitolava “California”. Il lato B del singolo era ” Sognami” per il mercato italiano e “Lei” per quello tedesco… siamo nel 79/80, ma per noi ragazzine di quel periodo Gianna Nannini era già famosa per questa canzone..

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  2. Wow complimenti per il post…Ho letto i commenti della gente che ha visto il video e mi sono scese le braccia. Molti, soprattutto donne, dicevano “che schifo”, “cosa si arriva per la fama” “volgare” “vacca” ecc…la cosa che mi ha schoccata era che i commenti erano a maggioranza femminile, mentre c’erano più uomini che non ci vedevano male nel video in sé. Non capisco tutta questa acidità femminile verso una pratica che fa piacere a tutti e come se loro non si siano mai toccate e come se dicendo “che schifo” rafforzassero la loro facciata di “madonne”. Il tabu della masturbazione femminile è veramente oppressivo e forte in italia ma quello che mi spaventa è che sono soprattutto le donne a rafforzarlo con certe reazioni da represse e frigide. Penso che l’educazione sessuale aiuterebbe tantissimo a superare questi tabù che nascono tra donne e che spingono le donne stesse a sentirsi in colpa, senza smentire che ci sono pure uomini che condannano la sessualità femminile, ovviamente.

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    • Grazie Mary! Concordo in tutto! Che poi il video non fa vedere nulla di così scabroso! In tv sinceramente passa di peggio in orario che sono considerati “protetti”… meravigliarsi e dire “che schifo” è ipocrisia pura!

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      • La cos ache da fastidio ai ben pensanti è che una donna artista può comunicare anche attraverso il suo corpo e poi citare la maturazione che scandalo! Mentre l’immagine di una donna sotto la scrivania di un potente uomo per vendere un profumo è considerata normale. Sembra che la vita giri intorno solo all’erezione maschile!

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      • Già! Viene vista come una cosa normale se tutto giro intorno al maschio. Un mito “fallocentrico” insomma! Se un qualcosa si basa sulla sessualità maschile. viene vista come normale! Quasi non ci si fa caso! Ma donna inserita come soggetto attivo…apriti cielo!

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      • Se una donna non si può attaccare dal punto di vista professionale purtroppo viene attaccata da quello sessuale! E quindi improvvisamente brave manager diventano troie, grandi cantanti puttane…ecc ecc…

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      • Già! Anche solo se sono belle vengono attaccate e insultate e nina zilli oltre che essere sensuale è una delle poche artiste italiane contemporanee a non presentare il solito stereotipo di donna in salsa melensa e lagnosa…e poi la amo perché sembra far resuscitare Amy Wibehouse con un misto di Mina

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  3. Ps: poi dire alla zilli che usa questi espedienti per fare successo è assurdo visto che è una delle più grandi artiste che abbiamo in Italia

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  4. mentre si celebra, anche cantando, l’orgasmo femminile, tante donne, purtroppo, non riescono neppure da sole: sono completamente anorgasmiche da sempre! In tali casi chi sceglie una terapia sessuologica comportamentale ha, in generale ,se non ci sono seri problemi associati (cmq da valutare) i migliori successi terapeutici.Per sempre.
    La stimolazione clitoridea è la modalità più utilizzata e anche più efficace, in linea generale. Infatti le maggiori innervazioni che procurano piacere con stimolazione prolungata si trovano proprio a livello clitorideo. Ogni donna che ben conosce la sua anatomia sa come stimolarsi per raggiungere piacere e sa anche come il proprio partner potrà aiutarla.
    Raggiungere poi l’orgasmo con il partner (1/3 non una su 5!), in qualsivoglia modalità (anche con la penetrazione) richiede di norma – se da sole diventa difficile – un percorso psicoeducazionale (a volte terapeutico) di coppia, sempre mirato, cioè confezionato “su misura” della persona anorgasmica ovviamente sempre dopo attenta valutazione sessuologica per capire i motivi per cui non si riesce a raggiungere l’orgasmo assieme al proprio partner. I motivi infatti vanno ricavati personalmente dalla storia personale, psicologica e dalle esperienze sessuali riferite. Si tratta di capire che cosa realmente blocca il raggiungimento del massimo piacere.
    In definitiva se malauguratamente non si riesce da sole allora, giocoforza, conviene rivolgersi ad un serio professionista: solitamente sessuologo clinico preferibilmente con specializzazione anche psicoterapia. In alternativa al sessuologo tante donne hanno trovato utile anche il “percorso di auto aiuto guidato” presentato concretamente nel “Manuale pratico del benessere” delle edizioni ipertesto e patrocinato dal clubUNESCO.

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  5. […] Gli italiani da sempre si sciroppano popstar internazionali con video anche più spinti come quelli di Miley Cyrus e Nicky Minaj però quando un’italiana prova a fare un qualcosa di meno audace ecco che si grida allo scandalo. Era successo anche con la Winehouse nostrana, Nina Zilli, che nel suo videoclip legato al brano “Sola”  lasciava alludere all’autoerotismo. […]

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  6. […] Gli italiani da sempre si sciroppano popstar internazionali con video anche più spinti come quelli di Miley Cyrus e Nicky Minaj però quando un’italiana prova ad osare, anche se con meno audacia, ecco che si grida allo scandalo. Era successo anche con la Winehouse nostrana, Nina Zilli, che nel suo videoclip legato al brano “Sola”  lasciava alludere all’autoerotismo. […]

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