SARAH MAPLE: IRRIVERENTE, FEMMINISTA….. MUSULMANA!

Oggi vorrei parlavi di un’artista ventiseienne , Sarah Maple: irriverente, stravagante,femminista, e……musulmana praticante!

Il suo obiettivo finale, e ciò che si evince dalle sue opere, è di scompigliare -un po’ come i suoi capelli- la tradizionale demarcazione imposta dalla religione e dalla società contemporanea.

Sarah, inglese , riesce a provocare bigotti e benpensanti di tutte le religioni, soprattutto la sua, l’islam.Andando contro li stereotipi di tutte le società tramite l’utilizzo di una sana provocazione molto esplicita.

Molte delle sue opere rappresentano donne musulmane ammiccanti  in posizioni molto ambigue, truccate, con indosso burka con attaccate spillette con su scritto “i love orgasm” .

Penso che una scelta del genere sia dettata dalla concezione che si ha della donna musulmana la quale spesso, o addirittura sempre, viene vista come un mero oggetto sessuale privo di  un’identità,  costretta a celarsi sotto abiti scuri.  Abiti  che nascondono  una donna come tante altre che possiede gli stessi sentimenti e sensazioni di tutti gli esseri umani, ma costretta a vivere una condizione di restrizione e sottomissione.

La  religiosità dell’artista  non le impedisce comunque di far nascere opere come, le già descritte, Bananarama o I love orgasm.

Sarah odia la misoginia del suo paese e l’aggredisce con la seguente foto, che personalmente  mi è rimasta particolarmente impressa, la quale potrebbe comunque rappresentare la situazione di molti paesi  :

Interpreta tre donne , ognuno con il suo cartello” i wish i had a penis, because then i’d fuck you then steal your job“.

L’uomo viene visto come colui il quale può fare qualunque cosa, in quanto essere maschile,colui che possiede il pene e quindi il comando ed il potere. Credo che questa sia  una frase tristemente reale ed attuale anche in Italia poichè spesso capita di venir discriminante e non ottenere posti di lavoro perché donne.

Per non parlare di quest’altra opera, la quale secondo me parla da sola:

“Passport” :la donna vista come una macchina del sesso, che per ottenere qualcosa è costretta a concedersi : un oggetto sessuale.  Ragazz* in che società ci troviamo! Ogni volta che visito il suo sito a caccia di novità , non posso far a meno di pensare a quanta ragione abbia, nonostante sia così esplicita riesce comunque a rappresentare la realtà per quella che è: una realtà sessista, misogina, dominata  dal patriarcato!

Un’altra sua opera molto rappresentativa è : “using my intelligence” , e personalmente  andrei ad attaccare foto così sotto casa di tutte quelle ministrE che si sono vendute per la loro bellezza e non per la materia grigia che hanno in testa, ma anche sotto gli uffici di quei datori di lavoro che cercano la “bella presenza” facendo troppo spesso dei torti a delle ragazze che possiedono grandi capacità e conoscenze, con l’unica “colpa”-se così la vogliamo definire- di non essere procaci e disponibili!

Infine vi propongo un suo progetto fotografico:  “Cocks”  il quale la vede protagonista indiscussa di tutte le foto, in ognuna di queste viene di volta in volta utilizzato un oggetto diverso come rappresentazione di un fallo in erezione.

Come dare torto alla cara Sarah?

Mi vengono in mente le continue pubblicità che siamo costretti a sorbire giorno dopo giorno che vedono la donna come un oggetto sessuale disponibile e l’uomo come un animale in preda perenne dei suoi istinti: ogni cosa fa sesso ormai secondo i pubblicitari! E per quanto mi riguarda Sarah riesce ad  interpretare alla perfezione questa situazione!

Sarah con la sua irriverenza condanna una società maschilista, mettendo in evidenza delle realtà che spesso si cercano di celare, ma che sono comunque tristemente note.

Ci sono stati atti vandalici  compiuti contro di lei : fanatici religiosi le hanno distrutto le vetrine del suo studio londinese, ed  episodi del genere purtroppo sono prevedibili sapendo chi è Sarah e contro cosa lotta.

Una donna musulmana che denuncia la sottomissione di chi a differenza sua non riesce ad uscire dal regime misogino di cui è vittima , per fortuna, atti vandalici compresi, lei  continua la sua protesta nei confronti di questa società malata, prendendo di mira quelli che rappresentano i suoi credo religiosi e attaccando la misoginia ingiustificata nei confronti della donna nel suo paese natale, condannando chi vede la donna come un oggetto di piacere, che non prova sentimenti, e chi  la riduce ad un anonimo fantasma nero, ad un essere umano senza un’identità ma che comunque nel suo piccolo ama fare le cose che tutti normalmente fanno .

Vi invito a dare un’occhiata sul  suo sito per poter meglio capire le sue opere . (http://www.sarahmaple.com/)

Voi cosa ne pensate di questa eccentrica artista?

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